I teatri del “dopo” non saranno più solo cifre e incassi

di Francesco Giambrone

Nel mondo fermato da una pandemia è cambiato il significato delle parole. E questo accentua la sensazione di smarrimento in cui viviamo. In poco più di un mese un virus ha confinato i nostri teatri nella fascia di pericolosità alta, se non addirittura altissima. Eravamo spazi di aggregazione della comunità, siamo diventati luoghi di assembramento, e dunque di pericolo.Continua a leggere…