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diritto alla città Firenze lavoro Manlio Lilli MiC (già MiBACT) musei paesaggio Paola Somma patrimonio culturale politica Tomaso Montanari turismo tutela urbanistica Venezia

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📌«Il cambio di maggioranza politica non ha certo frenato gli attacchi alle Soprintendenze: il personaggio è sempre il solito, l’ex ministro Cingolani nella sua nuova veste di consigliere del nuovo ministro Fratin, dichiara che il richiamare l’incipit costituzionale sul paesaggio è un esercizio stucchevole a fronte dell’emergenza energetica che vive il paese. Da che si deduce che sarebbe stucchevole l’art. 9 della Costituzione ed il suo recepimento nell’art. 145 del Codice dei beni culturali, la cui attuazione, che ricordava giusto ieri l’urbanista Vezio de Lucia, in occasione della presentazione del suo prezioso libro “L’Italia era bellissima”, è rimasta desolatamente sulla carta»
«Ora, lasciamo perdere che egli accetti passivamente la riduzione operata da Franceschini, che ha arbitrariamente cancellato il fabbisogno minimo di quel Ministero chiave (25.500 posti): il dramma è che Sangiuliano prospetta di arrivare (e solo entro il 2024, con ulteriori pensionamenti!) ad assumere solo 3.633 persone, ammettendo una bancarotta che nessun ministro responsabile potrebbe accettare. Basterebbe questo dato a fare capire che nulla cambierà: il patrimonio culturale italiano continuerà ad essere abbandonato all’80% e ipersrfruttato nel 20% delle sue emergenze turistiche»
👉«Vi piacerebbe avere in casa, per un po’, un capolavoro dell’Accademia Carrara? Magari un autentico Botticelli? Bè, in fondo non è poi così impossibile: basta che abbiate soldi a sufficienza e che diventiate membri della Fondazione e il gioco è fatto. Del resto è proprio quello che sta succedendo nella realtà»
#EmergenzaCultura #leonardobison
«Se la nostra società davvero capisse Van Gogh, allora davvero lotterebbe contro il pericolo imminente dell’estinzione climatica dell’umanità. Siamo sull’orlo di un baratro, e pur di non vederlo siamo disposti a truccare le carte, a spergiurare, a far finta di non capire. Eppure, è così chiaro: come possiamo amare i girasoli dipinti se distruggiamo sistematicamente la natura che fa nascere i girasoli veri?»
«Il libro è stato progettato e scritto con l’obiettivo di suscitare una riflessione aperta e trasparente sulla curvatura che il termine “borgo” è venuto ad assumere nello spazio pubblico. Curvatura nefasta e pericolosa»
«Sono lavoratori altamente qualificati, laureati o con dottorati, alcuni con 10 o 15 anni di esperienza alle spalle nei servizi bibliotecari cittadini, che lavorano con contratti non adeguati al settore, guadagnano 7/8 euro lordi l’ora e non hanno garanzie per il futuro perché il loro lavoro è legato agli appalti al ribasso che, a ogni cambio, si possono tradurre in tagli di ore e di salario»

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