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Tag: European Public Service Unions

I lavoratori dell’arte e della cultura sono essenziali per una società più giusta

1 maggio 2021 Emergenza Cultura

European Public Service Union (EPSU)

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diritto alla città Firenze lavoro Manlio Lilli musei paesaggio patrimonio culturale Tomaso Montanari turismo Venezia

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«In un momento così drammatico per il turismo culturale, dove centinaia di guide turistiche in tutta la regione stanno per affrontare una seconda stagione estiva senza gruppi, troviamo assolutamente inopportuno e offensivo l’atteggiamento del FAI, organizzazione che gode di regolari finanziamenti pubblici, nel continuare questa campagna di disinformazione dove il volontario si può sostituire al professionista».
«È notizia dei giorni scorsi l’attacco mosso alla tutela del paesaggio e del patrimonio archeologico del nostro Paese attraverso una proposta di decreto legge. Le associazioni di categoria e le consulte universitarie che operano nel settore dell’archeologia hanno messo in campo azioni diverse per provare a bloccare queste norme che sospendono la tutela del paesaggio e del patrimonio.
«L’autunno-inverno del 2020 ha regalato a Venezia la scoperta che il Mose funziona. Le paratoie alle bocche di porto sono in grado di fermare l’acqua alta. Tuttavia, mentre si avvicina inesorabilmente la scadenza del 31 dicembre 2021, data di fine lavori che non sarà rispettata, il sistema di difesa è ancora lontano dall’essere ultimato. L’euforia dovuta al fatto che per una ventina di volte la città è rimasta all’asciutto ha fatto dimenticare le troppe criticità, un elenco complesso e rivelatore di un iter che sarà tormentato e costoso. Infatti, la fase di avviamento manca ancora di un piano, la manutenzione sarà molto onerosa e gli errori del passato peseranno sul conto da 6 miliardi di euro. Un passato in cui nel 2014 si scoprì, con decine di arresti e una classe politica veneta decapitata, che il Mose era stato per anni una greppia a cui tutti avevano mangiato».
«Sebbene il Ministro propagandi che "la cultura guiderà la ripartenza del Paese", di fatto quegli 800 milioni saranno spesi in massima parte (le cifre esatte sono ancora ignote) per risolvere l’annosa questione della riconversione nucleare: per un fine, cioè, esterno alle competenze del Ministero».
«Se si aggiunge la ciliegina del Ponte sullo Stretto, cavallo di battaglia di Berlusconi e Renzi riesumato da Draghi, è evidente che più che Next Generation è una prospettiva da last Generation: il regalo avvelenato di un governo (con l’età media di 54,5 anni, composto per due terzi da maschi, e per tre quarti di ministri del Nord) che pensa in termini di “dopo di me il diluvio”».
«Ed ecco, nel silenzio della lateralità, la sperimentazione, la brutta scusa: puntare tutto sul turismo, e in particolare investire sul cicloturismo. E per quest’ultimo in pesanti infrastrutture invadenti e inutili, costo alla fine dei conti 50 milioni di euro».
«Tra le varie proposte culturali e museali (avanzate per esempio da Italia Nostra), certamente non incompatibili con la sua storia, perché non anche la sede di una nuova istituzione mutualistica, a partecipazione popolare, per il sostegno al diritto all’abitare nella città storica per abitanti e attività commerciali di vicinato?»
«Operatori del settore che per lo stato neanche esistono, gravitano in una bolla di anonimato professionale e affrontano ogni giorno il precariato in assenza di contratti o vincoli che li tutelino. In questo panorama fatto di rider della cultura e artisti senza identità ha trovato terreno fertile Art Workers Italia. Associazione nata durante la prima ondata della pandemia, si propone di restituire dignità a un settore che ne ha davvero bisogno, oggi più che mai».
Anche noi siamo felici di questa notizia e troviamo saggia la decisione di Tomaso Montanari! E ora, adelante!

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